FIRB 2010: Il paesaggio di una grndestrada romana

Aerofotogrammetria e fotointerpretazione archeologica

L’analisi delle variazioni altimetriche che si registravano sui versanti collinari posti a margine della via Appia nel tratto del fosso di Sant’Andrea, ha evidenziato nel corso degli studi pregressi come queste fossero legate in parte agli andamenti naturali ed in parte alla presenza delle numerose attività antropiche, sia antiche che moderne.

L’esame dei loro caratteri ha previsto una intensa attività di fotointerpretazione archeologica condotta dal DILBEC, secondo le metodologie proprie della ricerca aerotopografica, in ambiente tridimensionale sia su fotogrammi aerei verticali storici, sia su fotogrammi aerei digitali e su più recenti scene satellitari con fattori di risoluzioni geometriche spaziali utili alla ricerca.

La loro lettura ha mostrato interessanti tracce di natura archeologica, di false tracce e di elementi visibili di per sè opportunamente indagati e descritti nei loro caratteri specifici (forma, colore, tono, dimensione, trama, etc.) il cui studio è apparso necessario al fine di una corretta interpretazione.

Al contempo è stata elaborata nel laboratorio topografico del DILBEC la cartografia numerica finalizzata resasi indispensabile per gli studi archeologici e geologici del settore condotta in ambiente digitale puro attraverso l’uso di una stazione fotogrammetrica progettata per specifici scopi cartografici. Dovendo evidenziare irregolarità essenzialmente altimetriche, si è proceduto eseguendo una restituzione fotogrammetrica particolarmente mirata alla resa del rilievo, con equidistanza di 5 metri per le curve fondamentali e di 1 metro per le ausiliarie.