FIRB 2010: Il paesaggio di una grndestrada romana

Il SIT

I dati archeologici e geomorfologici, scaturiti dalle ricerche sul campo condivise dalle due unità operative, sono stati inseriti nel S.I.T. (Sistema Informativo Territoriale) denominato AVIA, gestito in ambiente GIS dal software ArcGis della Ersi, funzionale alla sistematizzazione delle informazioni. E' stato ritenuto opportuno e di ausilio alle indagini far confluire nel S.I.T. anche tutta la documentazione archeologica pregressa, frutto delle ricerche pluriennali di Lorenzo Quilici e Stefania Quilici Gigli sulla Via Appia in questo contesto geografico e del territorio ad essa circostante, edite a più riprese.

In AVIA, allo stato attuale, sono presenti 285 schede di evidenza geo-archeologica corredate da 245 immagini, relative nello specifico al tratto della Via Appia tra Fondi e Itri, identificate da un codice univoco, e al territorio circostante.

I dati possono essere consultati, su richiesta presso la sede dell'unità operativa DILBEC, attraverso un'interfaccia grafica che consente di visualizzare le diverse tipologie di bene geo-archeologico (via, tratto di via, villa, area di materiali, cava, sorgente, etc.) ed accedere per ciascuna di esse alla relativa scheda strutturata, secondo parametri preselezionati, in contenuti alfanumerici, grafici e fotografici in modo da agevolare la consultazione e il reperimento delle informazioni ad essa collegate. Il dialogo incrociato tra i dati alfanumerici inseriti nel database in Access e i dati vettoriali e raster di ArcGis, attuato tramite la realizzazione di un’interfaccia tra i due programmi, ha permesso la localizzazione del bene nel territorio e la sua individuazione attraverso coordinate assolute.