FIRB 2010: Il paesaggio di una grndestrada romana

Rilievi aerofotogrammetrici finalizzati

 

Durante le attività del progetto "FIRB-Appia antica" sono state condotte ricerche a carattere più strettamente aerotopografico realizzate nell’ambito del Laboratorio di Topografia Antica del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali della Università degli studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, impostate sui principi metodologici e operativi propri della disciplina topografica e dei metodi cartografici, finalizzate ad ottenere una mappatura di dettaglio degli spazi di cava, così da decifrare le tracce dell’attività estrattiva antica. Indagini di fotointerpretazione e rilievi aerofotogrammetrici dei versanti corroborate da verifiche dirette sul terreno hanno definito, infatti, con particolare chiarezza la morfologia del sito, evidenziando in dettaglio le consistenti tracce riferibili a un’articolata attività di estrazione già riconosciuta da L. Quilici. Lo studio ha teso, dunque, ad integrare le evidenze già segnalate con quanto possibile acquisire mediante la fotointerpretazione di numerose immagini e la fotogrammetria finalizzata, tenendo conto dei diversi interventi antropici che, nel corso di una lunga storia d’uso della via, hanno comportato trasformazioni che in parte hanno confuso la naturale morfologia dei luoghi e quella antica. La collazione di immagini aeree di anni diversi, dal 1942 al 2011, differenti tra loro per tipologia e scala, ripercorre la storia recente di tali trasformazioni (fig. 1).

  • Fig. 1
    Valle di Sant’Andrea (Fondi-Itri): il territorio in una fotografia aerea verticale dell’IGM del 1942. Le frecce indicano le principali irregolarità del terreno.
  • Fig. 2
    Valle di Sant’Andrea (Fondi-Itri): il territorio in uno dei fotogrammi aerei digitali verticali della Regione Lazio del 2002 adottata come base per la restituzione aerofotogrammetrica.
  • Fig. 3
    Valle di Sant’Andrea (Fondi-Itri): dettaglio dell’aerofotogrammetria finalizzata con indicazione, in rosa, delle aree di cava riconosciute.

Il modello fotogrammetrico è stato elaborato in ambiente digitale con stazione fotogrammetrica "Z-Map photo suite" (Menci Software). Si tratta di un sistema strutturato per la gestione combinata dei dati vettoriali (risultato della restituzione) e raster (la coppia stereoscopica di partenza), progettato ed adoperato specificamente in campo cartografico. A partire da una coppia fotogrammetrica steroscopica verticale di tipo digitale con risoluzione a 800 dpj del 2002 prodotta dalla Regione Lazio (fig. 2), è stato restituito un rilievo aerofotogrammetrico finalizzato ad uso geo-archeologico in scala 1:3000 con tracciamento di isoipse al metro dei versanti montuosi e collinari compresi nel settore di indagine, interessati o meno da presenze archeologiche note, per una superficie totale cartografata di circa 100 ettari. Il microrilievo così ottenuto ha consentito di ricostruire con accuratezza le forme del paesaggio e di leggere i «segni», le tracce materiali dello sfruttamento e delle modificazioni del territorio (fig. 3).