FIRB 2010: Il paesaggio di una grndestrada romana
FIRB 2010: Il paesaggio di una grndestrada romana
In corrispondenza del tracciato dell’Appia Antica è stato riconosciuto un sistema di sfruttamento di cave rocciose ricavate entro le dorsali carbonatiche del Cretacico (Figg.1,2). Alcune aree di estrazione erano state riconosciute in precedenza (Quilici L, 1999: La via Appia attraverso la gola di Itri, Atlante Tematico di Topografia Antica 8, 51-94), mentre durante i lavori del progetto FIRB nuove cave sono state scoperte attraverso l'interpretazione aerofotogeologica e la restituzione aerofotogrammetria. Successivamente, le ricognizioni di terreno hanno confermato la natura antropogenica dei tagli nei versanti (Figg.3,4,5,6). La localizzazione delle cave e le tecniche di sfruttamento sono correlabili all’assetto tettonico dell’area e alle condizioni imposte dal territorio per la costruzione della strada. In particolare, si è osservato come le caratteristiche geometriche interne agli ammassi rocciosi oppure l’intensità e lo stile della deformazione fragile (Figg.7,8,9) hanno giocato un ruolo fondamentale nel determinare la tipologia di materiale estratto e l’applicazione delle diverse tecniche di escavazione.
Oltre al sistema di cave, l'analisi approfondita del territorio circostante il tracciato antico ha permesso di riconoscere altri tipi di modificazioni antropiche, in parte già segnalati. Dove possibile sono state distinte forme lineari quali tagli rupestri, margini di terrazzamenti, profilature di versante ed elementi areali come piani di lavorazione, aree di discarica del materiale di riporto, fasce di distribuzione di particolari tipi di materiale roccioso (es. fasce cataclastiche). Tutte le informazioni sono state riportate nella Carta Geoarcheologica della Valle di Sant'Andrea.