FIRB 2010: Il paesaggio di una grndestrada romana

Assetto Geologico e Geomorfologico

In corrispondenza della Valle di Sant' Andrea il tracciato dell'Appia Antica si adagia su una dorsale montuosa costituita da una successione di rocce carbonatiche di età mesozoica. Le litologie in affioramento sono databili ad un intervallo compreso tra il Giurassico superiore ed il Cretacico superiore e comprendono calcari, calcari dolomitici e dolomie con sottili intercalazioni di livelli argilloso-marnosi e paleosuoli (Figg.1,2).

Nel settore meridionale, dove il tracciato s'inerpica verso Itri, i carbonati del Cretacico inferiore e del Giurassico sono coinvolti in una serie di sovrascorrimenti ad andamento E-W che li portano a sovrapporsi a termini del Cretacico superiore. L'assetto strutturale é complicato da faglie trascorrenti ad andamento NNW-SSE che determinano la genesi di scarpate in roccia laddove prevale una cinematica transpressiva (Figg.2,7,8). In generale l'area è caratterizzata da forti pendenze dei rilievi (35-45°).

Nel settore settentrionale, da Forte di Sant'Andrea verso la piana di Fondi (Fig.2), la successione carbonatica é invece organizzata in una monoclinale regolare immergente verso i quadranti nord-occidentali, con immersione degli strati di circa 25° che da origine a pendenze più dolci. Numerose faglie normali ad andamento sia appenninico (NW-SE) che anti-appenninico (NE-SW) dislocano i termini del Cretacico inferiore (Aptiano, figg.3,4) portando in affioramento, localmente, i litotipi più giovani del Turoniano e del Cenomaniano (Figg.5,6). Nelle vicinanze di tali elementi tettonici si concentrano diverse cave per l'estrazione del materiale lapideo.

Infine, sulla successione carbonatica mesozoica poggiano i termini quaternari continentali che caratterizzano la Valle di Sant'Andrea; comprendono depositi alluvionali, colluviali e di conoide nel settore settentrionale e depositi detritici e di paleo-frana nel settore meridionale (Fig.1).

La caratterizzazione geologica dell'area ha fatto luce sui condizionamenti che l'ambiente naturale determinò durante la realizzazione dell'opera viaria e ha posto le basi per una migliore comprensione delle modalità di sfruttamento delle locali risorse materiali.

  • Fig.1
    Carta geologica della Valle di Sant' Andrea.
  • Fig.2
    Visione panoramica dei versanti carbonatici dei Monti Aurunci che delimitano il fianco sud- occidentale del tracciato consolare romano; sovraimposti si osservano i principali elementi geologici e tettonici.
  • Fig.3
    Successione monoclinalica di calcari del Cretacico inferiore immergenti verso NW con un' inclinazione di circa 25° nella parte settentrionale dell'area.
  • Fig.4
    Particolare dei termini calcareo-dolomitici dell'Aptiano (Cretacico inferiore) disposti in bancate metriche e strati decimetrici sotto il Forte di Sant' Andrea (cava 4).
  • Fig.5
    Affioramento dei termini carbonatici del Cenomaniano (Cretacico superiore) poco a monte del Forte di Sant'Andrea, disposti in bancate massive plurimetriche (cava 8)
  • Fig.6
    Calcari detritici con intercalazione di calcari marnosi rossastri del Turoniano (Cretacico superiore, cava 7)
  • Fig.7
    Mesopiega con superficie assiale sub-orizzontale ed immersione N330° osservata nel settore meridionale della Valle di Sant'Andrea, consistente con i sovrascorrimenti che interessano la successione carbonatica.
  • Fig.8
    Scarpata di origine tettonica entro il versante che delimita a sud-ovest il tracciato dell'Appia Antica, dovuta alla presenza di faglie trascorrenti con locale cinematica transpressiva.