FIRB 2010: Il paesaggio di una grndestrada romana

Prospezioni Geofisiche

   Le aree in studio, indicate in Figura 1, sono state investigate con il metodo Georadar ad alta risoluzione nel corso delle campagne di prospezioni del 2012 e 2013. L’obiettivo delle indagini è stato quello di verificare l’esistenza di strutture archeologiche tuttora sepolte a diverse quote in profondità.

Le sezioni radar sono state acquisite impiegando il sistema: SIR 3000 (GSSI), equipaggiato con due antenne bistatiche ad offset costante e frequenza nominale rispettivamente di 400 MHz e di 900 MHz.

Nel corso delle indagini del 2012 e 2013 sono stati acquisiti un totale di 365 profili paralleli, di diversa lunghezza, equispaziati di 0.5 m. Dopo gli usuali test preventivi, e considerando sia la situazione geoambientale che il tipo di strutture ipotizzate, è stata adottata la seguente configurazione strumentale: fondo scala dei tempi pari a 80 e 115 ns (nanosecondi) per la 400 MHz, e fondo scala dei tempi pari a 65 ns per la 900 MHz; range dinamico di 16 bit, 512 campioni per traccia. Il posizionamento lungo ogni profilo, per stabilire la localizzazione geometrica di superficie dell’antenna e di conseguenza attribuire la posizione delle anomalie rilevate, è stato effettuato mediante un odometro di cui è equipaggiato il carrello impiegato. Le tracce radar sono state acquisite in modalità line scan, che consiste nel movimentare l’antenna lungo la direzione prefissata (profilo) in registrazione continua. Per recuperare tutte le informazioni contenute nei profili paralleli ottenendo una visione d’insieme del volume di sottosuolo investigato, è stata applicata la tecnica di elaborazione e rappresentazione nota come time-slices. Le time-slices sono state calcolate con opportuni intervalli di tempi (4 ns e 2 ns, rispettivamente per la 400 MHz e la 900 MHz) e successivamente rappresentate come mappe bidimensionali 2D, corrispondenti a diverse profondità di investigazione. I risultati ottenuti nelle fasi delle indagini, impiegando il metodo Georadar, sono relativi a diversi livelli di profondità (superfici) per uno spessore di sottosuolo (profondità) pari a circa 3.5 m con l’antenna da 400 MHz.

  • Fig.1
    Aree Investigate. Valle S. Andrea (Fondi). Localizzazione delle aree investigate con i metodi Georadar e Gradiometro Fluxgate.
  • Fig.2
    GPR 400 MHz p. 0.80m.
  • Fig.3
    GPR 400 MHz p. 1.30m.
  • Fig.4
    GPR 900 MHz p. 0.40m.
  • Fig.5
    GPR 900 MHz p. 1.20m.

Nella Figura 2 sono riportate le time-slice alla profondità stimata pari a 0.80 m dal piano campagna ottenute con antenna da 400 MHz. Le anomalie georadar (in rosso) si riferiscono a strutture poste alla profondità indicata; in particolare nell’area A questa anomalia segue l’andamento della strada antica e può essere attribuita o al supporto della strada tuttora presente o ad una possibile canalizzazione che corre lungo il fianco destro della strada.

Nella figura 3 sono rappresentate le time-slice alla profondità stimata pari a 1.30 m dal piano campagna, ottenute con l’antenna da 400 MHz. A questa profondità si riduce il contributo dell’anomalia al di sotto della strada e compaiono in modo chiaro le anomalie dovute alle strutture interne delle cisterne.

Nella Figura 4 sono rappresentate le time-slice alla profondità stimata pari a 0.40 m dal piano campagna ottenute con antenna da 900 MHz. Le anomalie georadar (in rosso) si riferiscono a strutture poste alla profondità indicata; in particolare nell’area A questa anomalia corrisponde perfettamente a quanto già individuato con l’antenna da 400 MHz.

Nella Figura 5 sono rappresentate le time-slice alla profondità stimata pari a 1.20 m dal piano campagna, ottenute con l’antenna da 900 MHz. A questa profondità si riduce il contributo dell’anomalia al di sotto della strada e compaiono in modo chiaro le anomalie dovute alle strutture interne delle cisterne.