FIRB 2010: Il paesaggio di una grndestrada romana

Analisi Geomorfologica e Territoriale

Al fine di comprendere le caratteristiche naturali del territorio dei Monti Aurunci attraversato dalla Via Appia Antica é stato completato un Rilievo Geologico e Geomorfologico di dettaglio, in scala 1:5.000, della Valle di Sant' Andrea e dei rilievi circostanti.

Basandosi su criteri prevalentemente litostratigrafici e con l'ausilio di un campionamento biostratigrafico localizzato delle successioni carbonatiche cretacee, il rilevamento geologico della Valle di Sant'Andrea ha messo in luce diversi termini litologici ed un assetto tettonico e strutturale particolarmente complesso che ha influenzato le condizioni per la realizzazione dell'opera viaria. L'analisi geomorfologica è stata finalizzata alla distinzione tra le forme del paesaggio originatesi per processi geologici, quali erosione, movimenti gravitativi, tettonica, etc e gli elementi di natura antropica quali aree di cave, profilature e modificazioni dei versanti, terrazzamenti (Figg. 1,2)

Particolare attenzione si é voluto dedicare all'analisi del dissesto idrogeologico dovuto a processi di "rockfall" (caduta massi) attivi in corrispondenza del versante occidentale della Valle di Sant' Andrea, che rappresentano un fattore di rischio per la conservazione della sede stradale e la sicurezza dei visitatori. In collaborazione con la società Nhazca s.r.l si sono applicate moderne metodologie di indagine integrata per l'analisi geometrica delle scarpate rocciose identificate come possibili aree sorgenti (Figg. 3,4) e attraverso la ricostruzione di un modello probabilistico del fenomeno, si è arrivati alla progettazione di un piano di mitigazione del rischio per la salvaguardia e la fruizione del sito.

Congiuntamente all'U.O. dell'Università della Campania si sono documentate le principali evidenze di modificazioni antropiche del paesaggio (Fig. 5) legate alla realizzazione della via di comunicazione e alla sua manutenzione nel corso delle diverse epoche.

Infine, l'analisi degli aspetti geologici locali e dell'intero territorio del Lazio meridionale ha permesso di formulare alcune ipotesi sulla provenienza delle materie prime utilizzate